Di Julianne Geiger di OilPrice.com
In una mossa che potrebbe ridisegnare il panorama energetico europeo, la Commissione europea è pronta a proporre nuove sanzioni contro le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia.
Secondo fonti Reuters vicine alla questione, le misure proposte includeranno un divieto di trasporto all’interno dell’UE e sanzioni su tre progetti russi di GNL.
La decisione della Commissione europea giunge in un contesto di crescente preoccupazione per la dipendenza dell’Europa dall’energia russa, in particolare sulla scia del conflitto in corso in Ucraina. Mentre all’inizio di quest’anno l’UE ha imposto un divieto sulle importazioni di petrolio russo via mare, finora si è astenuta dal prendere provvedimenti simili contro le importazioni di GNL. Tuttavia, con l’aumento delle importazioni di GNL russo dall’inizio della guerra, che rappresentano circa il 15% delle forniture di gas dell’UE, è aumentata la pressione su Bruxelles affinché agisse.
Il divieto di trasbordo proposto all’interno dell’UE mira a prevenire il dirottamento dei carichi di GNL russo verso altre destinazioni. Attualmente, Belgio, Francia e Spagna sono i maggiori importatori di GNL russo, e molte di queste importazioni vengono riesportate in altri Paesi, tra cui la Cina. Imponendo restrizioni sui trasbordi, l’UE spera di garantire che il GNL russo non raggiunga mercati extraeuropei.
Oltre al divieto di trasbordo, la Commissione europea sta prendendo in considerazione anche sanzioni su tre progetti russi di GNL: Arctic LNG 2, Ust Luga e Murmansk. Sebbene i dettagli di queste sanzioni siano ancora in fase di discussione, si prevede che esse siano rivolte a progetti non ancora operativi, complicando ulteriormente gli sforzi della Russia per espandere le proprie esportazioni di GNL.
La mossa della Commissione europea riflette il crescente disagio all’interno dell’UE per la sua dipendenza dall’energia russa. Con le tensioni tra la Russia e l’Occidente che non accennano a diminuire, i responsabili politici europei sono sempre più alla ricerca di modi per ridurre l’esposizione dell’Europa alle forniture energetiche russe. Prendendo di mira le importazioni russe di GNL, l’UE spera di inviare un chiaro messaggio a Mosca: le sue azioni in Ucraina non rimarranno impunite.
Tuttavia, è probabile che le sanzioni proposte incontrino la resistenza di alcuni Stati membri dell’UE, in particolare di quelli che dipendono fortemente dall’energia russa. Tuttavia, con l’aumento della pressione su Bruxelles affinché agisca, sembra sempre più probabile che il panorama energetico europeo possa subire uno scossone significativo nei prossimi mesi.