Citando documenti riservati del Pentagono il Washington Post riporta quanto il presidente ucraino Zelensky avrebbe proposto rispetto all’evolversi dell’attuale situazione di guerra. Il leader ucraino avrebbe suggerito attacchi diretti contro il territorio Russo e un attacco all’oleodotto attraverso il quale l’Ungheria riceve il petrolio russo.
“A porte chiuse, il leader ucraino ha proposto […] di occupare le città russe per ottenere influenza su Mosca, di bombardare un oleodotto che trasferisce il petrolio russo all’Ungheria, membro della NATO, e di puntare a missili a lungo raggio per colpire obiettivi all’interno dei confini russi “, scrive il rapporto.
Cosi diventa più chiaro il rifiuto alla mediazione di pace proposta da più lati anche negli ultimi giorni (vd. visita in vaticano dal Papa) ma che restano al momento solo manovre di facciata. La Nato sta spingendo da dietro le quinte affinché gli ucraini mettano in moto la loro controffensiva. Oramai annunciata da giorni.
Lo ha ripetuto anche Giorgia Meloni nell’ultimo incontro avuto a Roma con il presidente ucraino: L’Ucraina può vincere la guerra e noi la sosterremo fino a quando non raggiungeremo l’obiettivo.
I documenti riservati che hanno svelato la maschera e le vere intenzioni del presidente Zelensky scrivono dal Washington Post, e fanno parte di una più ampia fuga di segreti statunitensi diffusi sulla piattaforma di messaggistica Discord e ottenuta dal Washington Post. Questi “rivelano un leader con istinti aggressivi che contrastano nettamente con la sua immagine rivolta al pubblico come lo statista calmo e stoico che resiste al brutale assalto della Russia.”