di DENES ALBERTO dal sito remix
L’oligarca americano di origine ungherese George Soros crede che l’Ucraina vincerà la guerra e sarà uno “shock positivo” per le relazioni globali. Il miliardario ha fatto la previsione in una nuova rubrica su Project Syndicate, che è in parte finanziato dalla sua Open Society Foundations.
Soros prende in prestito un termine dallo storico economico statunitense Adam Tooze, scrivendo di una ” policrisi ” nel mondo e indicando l’ascesa fulminea dell’intelligenza artificiale, il cambiamento climatico e la guerra in Ucraina.
Per quanto riguarda l’Ucraina, il controverso miliardario afferma che “l’esito effettivo (della guerra in Ucraina) è molto migliore di quanto ci si potesse aspettare. L’esercito ucraino ha opposto una resistenza eroica e, con il forte sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa, ha cambiato le cose. L’esercito russo si è rivelato una tigre di carta, mal guidato e completamente corrotto.
Per quanto riguarda l’attesa controffensiva dell’Ucraina, secondo il miliardario, l’Ucraina è pronta a lanciare un contrattacco non appena arriveranno le armi occidentali promesse, in particolare i caccia F-16 autorizzati dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Secondo l’articolo, Soros crede che la controffensiva sarà un successo e spiega perché:
“Credo che il contrattacco avrà successo. L’obiettivo sarà la penisola di Crimea, la base della Marina russa. Distruggendo il già danneggiato ponte con la Russia, l’Ucraina potrebbe trasformare una risorsa strategica in una responsabilità strategica, perché la Crimea non ha acqua. Con il ponte terrestre distrutto, la Crimea dipenderà dall’Ucraina per l’acqua”, scrive.
Afferma inoltre che “la fine della guerra in Ucraina sarà uno shock positivo per il mondo”, sostenendo che “la sconfitta russa in Ucraina e una diminuzione delle tensioni russo-americane possono creare spazio per i leader mondiali per concentrarsi sulla lotta al cambiamento climatico, che minaccia di distruggere la nostra civiltà”.
Ma riflette anche sull’emergere dell’IA e dei suoi poteri potenzialmente dannosi, ammettendo di non avere una soluzione al problema: “Sono istintivamente contrario all’IA, ma non so come si possa fermarla”, scrive, aggiungendo che la regolamentazione dell’IA sta diventando una questione urgente in vista delle elezioni statunitensi del 2024.
“Nel 2024 ci saranno le elezioni generali negli Stati Uniti – e, molto probabilmente, anche nel Regno Unito – e l’IA giocherà senza dubbio un ruolo importante, che difficilmente sarà tutt’altro che pericoloso. L’intelligenza artificiale è molto brava a produrre disinformazione e ci saranno molti autori malintenzionati. Cosa possiamo fare al riguardo? Non ho la risposta, ma spero che questo problema riceva l’attenzione che merita”, scrive Soros.
Conclude con un’osservazione criptica che, dato il “percorso stretto e tortuoso” verso un esito positivo, “è opportuno usare un punto interrogativo per chiedersi se la democrazia può sopravvivere alla policrisi”.