La seduta di ieri a Piazza Affari si è chiusa con un rialzo dell’indice Ftse Mib dello 0,91% a 27.410 punti, nel contesto dell’attesa delle decisioni in merito ai tassi di interesse di banche centrali di rilevanza mondiale come la Bce e la Fed insieme alla Cina e al Giappone.
Nel frattempo, Wall Street ha aperto in positivo, con gli investitori che focalizzano l’attenzione sulla possibile scelta di una pausa dei tassi di interesse durante la riunione di domani da parte della Federal Reserve. Nello specifico, il Dow Jones ha segnato un incremento dello 0,18%, l’S&P 500 dello 0,14% e il Nasdaq dello 0,38%.
Le principali Borse europee hanno registrato una chiusura positiva, ad eccezione di Milano, con Francoforte in testa e l’indice Dax in aumento dello 0,93%. A Parigi, il Cac 40 ha segnato un vantaggio dello 0,52%; a Madrid, l’Ibex ha concluso la seduta con un progresso dello 0,37%, mentre a Londra il Ftse 100 ha registrato un modesto aumento dello 0,1%.
Dopo la chiusura della recente emissione di Btp Valore, che ha generato 18,1 miliardi di euro, lo spread in apertura di seduta è sceso a 172 punti rispetto ai precedenti 173 punti di venerdì, mentre il rendimento del Btp decennale si è attestate al 4,10%. Questi dati indicano una situazione positiva e stabile per gli investitori.
In Piazza Affari, Mfe (MediaForEurope), la holding olandese proprietaria di Mediaset (titoli di Classe A +5,86% e titoli di Classe B +2,32%), è al centro dell’attenzione dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.
La notizia ha suscitato una forte reazione sul mercato azionario. In questo triste momento, Fininvest ha espresso il proprio dolore e la sincera partecipazione alla famiglia del fondatore, Silvio Berlusconi. La sua forza creativa, il suo genio imprenditoriale e la sua straordinaria umanità sono sempre stati un inestimabile patrimonio della società e delle sue aziende. Questo eredità rimarrà alla base delle nostre attività, che continueranno in linea di continuità sotto ogni aspetto. Così si legge nella nota ufficiale di Fininvest.
Le performance delle principali banche italiane sono state variegate, con Banco Bpm che ha registrato un aumento dello 0,74% e Bper che ha ottenuto un rialzo del 1,51%. Al contrario, B.Mps ha registrato una perdita del 1,33%, mentre Intesa Sanpaolo ha registrato una diminuzione dello 0,15%. Mediobanca e Unicredit, invece, hanno registrato un lieve aumento rispettivamente del 1,05% e dello 0,87%.
Tim ha invece registrato un calo del 1,83% mentre NetCo ha presentato due offerte migliorative per il consiglio di amministrazione il 19 e 22 giugno.
De Nora ha registrato una perdita dello 0,1% dopo la conferma che Nucera, joint venture di Thyssenkrupp e De Nora, procederà con la quotazione a Francoforte.
Inoltre, i prezzi del petrolio sono diminuiti, con il Brent che è stato trattato a 72,80 dollari al barile, mentre il Wti a 68,03 dollari ha registrato un calo del 3%. Anche il gas europeo ha subito una diminuzione, con i future Ttf luglio che hanno registrato un calo del 2,79% a 31,15 euro.
Infine, sul mercato dei cambi, l’euro è stato scambiato a 1,0752 (1,079 1,0733) con il dollaro.
In sintesi, i movimenti di mercato del giorno sono stati piuttosto eterogenei, con le banche che hanno avuto delle prestazioni contrastanti e i prezzi delle materie prime in diminuzione.