Hong Kong ha compiuto un passo in avanti per diventare un hub di criptovalute. Infatti da giovedi scorso è possibile presentare domanda per richiedere le licenze per piattaforme di trading e scambi.
Il trading di criptovalute nel territorio cinese è limitato agli investitori istituzionali e ad altri professionisti dal 2018, ma le nuove normative di Hong Kong consentiranno il trading al dettaglio già dalla seconda metà del 2023.
I funzionari hanno affermato che la mossa della città per accogliere le criptovalute, che arriva tra i venti contrari normativi globali per il settore, è supportata da garanzie per gli investitori.
“Il quadro normativo completo delle risorse virtuali di Hong Kong segue il principio di ‘stessa attività, stessi rischi, stesse regole’ e mira a fornire una solida protezione degli investitori e gestire i rischi principali”, ha affermato Julia Leung, CEO della Securities and Futures Commission. “Ciò consentirà all’industria di svilupparsi in modo sostenibile e sostenere l’innovazione”.
I requisiti per ottenere una licenza includono un capitale di almeno 5 milioni di dollari di Hong Kong ($ 638.000), misure per combattere il riciclaggio di denaro e la nomina di manager esperti.
“Gli operatori di piattaforme di trading di asset virtuali che sono pronti a rispettare gli standard della SFC sono invitati a richiedere una licenza”, ha affermato la commissione in un avviso del 23 maggio. “Coloro che non hanno intenzione di farlo dovrebbero procedere a una chiusura ordinata della loro attività a Hong Kong”.
Più di 80 aziende hanno espresso interesse ad ottenere una licenza, affermano le autorità. Le società della Cina continentale sono particolarmente desiderose di entrare nel mercato di Hong Kong, perché devono affrontare un divieto totale di fornire servizi relativi alle criptovalute…
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