Le banche palestinesi potrebbero essere tagliate fuori dal sistema bancario israeliano a partire dalla prossima settimana, in seguito alla decisione del ministro delle Finanze israeliano di cessare i rapporti tra le due istituzioni finanziarie, secondo quanto riportato giovedì dal quotidiano israeliano Haaretz.
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha due giorni di tempo per convocare una riunione di gabinetto per discutere l’inversione del piano del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di isolare le banche palestinesi dal sistema bancario israeliano e internazionale.
L’economia palestinese si basa sulla valuta israeliana, lo shekel, che la rende dipendente dai legami con Israele e i suoi rapporti finanziari con il resto del mondo devono passare attraverso la Banca d’Israele e le banche israeliane.
All’inizio del mese, il ministro di estrema destra Smotrich ha minacciato di paralizzare l’economia dell’Autorità Palestinese in risposta all’imposizione di sanzioni da parte degli Stati Uniti nei confronti di quattro coloni estremisti della Cisgiordania accusati di violenze contro i palestinesi.
Le banche israeliane hanno rispettato le sanzioni nonostante gli inviti di Smotrich a non rispettarle.
Due banche israeliane, la Israel Discount Bank e la Bank Hapoalim, mantengono attualmente i collegamenti delle banche palestinesi con il sistema bancario in Israele e nel mondo.
Per proteggerle dalle cause che coinvolgono l’Autorità Palestinese per “trasferimento di fondi a gruppi terroristici”, il governo israeliano ha rilasciato ogni anno una deroga di protezione per le due banche, firmata dal ministro delle Finanze.
Smotrich si rifiuta ora di rinnovare l’accordo, in vigore da anni.
Senza questa protezione, all’Autorità palestinese verrà tolta l’immunità e le banche israeliane saranno esposte a cause legali e si prevede che taglieranno i legami con le banche palestinesi.
Le conseguenze dell’isolamento dell’Autorità palestinese dal mondo finanziario e dall’economia israeliana paralizzerebbero in modo significativo l’economia palestinese.
Secondo Haaretz, le aziende israeliane che hanno rapporti commerciali con l’Autorità palestinese non potranno più depositare assegni palestinesi o ricevere pagamenti dalle banche palestinesi.
Anche i lavoratori palestinesi, che in base a un accordo del 2022 tra le autorità palestinesi e israeliane devono ricevere i loro salari solo in un deposito bancario, non potranno continuare a ricevere i salari in Israele, a meno che non siano versati in contanti.
Tra le altre aree che verrebbero colpite dalla mossa di Smotrich ci sono le operazioni di esportazione e importazione palestinesi, che passano attraverso i porti israeliani, e i fondi fiscali palestinesi, che vengono raccolti da Israele.